Cittadini, consumatori di … salute

      Nessun commento su Cittadini, consumatori di … salute

CREATORI DI MALATTIE

Il Presidente del Movimento scrive una lettera aperta sul rapporto tra industria del farmaco e malattie, con una trasformazione dei cittadini in consumatori… di salute.

Tutto è mercato, tutto è denaro. Senza business il mondo si ferma.

E invece no, così non deve essere, perché è necessario che qualcuno fermi i creatori di malattie e renda consapevoli i cittadini, che non devono farsi abbacinare dalla pubblicità e da tutto ciò che le case farmaceutiche sponsorizzano, creando una sorta di bisogno di salute che va al di là del ragionevole stato di buona salute.

Se una Casa farmaceutica, la Roche ad esempio, sponsorizza attraverso il Comune i giorni della prevenzione, è illecito pensare che non lo faccia per amore della salute dei cittadini, ma perché pensa ad un ritorno economico? Perché siamo sollecitati a preoccuparci della menopausa, dell’osteoporosi, della prostata, financo della gravidanza, della demenza senile, della tosse dei bimbi che vanno all’asilo, della depressione, della paura dell’interrogazione a scuola? Perché, con più ci preoccuperemo di ciò che nella maggior parte dei casi è dovuto alla vita che scorre e raramente è patologico, tanto più ricorreremo alla pillolina salva tutto.

Per ogni piccolo guaio c‘è il farmaco giusto, l’esame da fare, la soluzione medicale. Ma vogliamo darci una svegliata e capire che comportamenti corretti di vita allontanano da noi molti mali o presunti tali e non saremo tra quelli che invece di parlare col proprio medico di famiglia, vanno in farmacia e oggi si misurano la pressione, domani si fanno valutare la densità ossea, dopodomani si faranno controllare il cuore.

Si può mai capire perché assistiamo a continue invasioni di campo: il tifoso di calcio fa il commissario tecnico, l’attore fa il politico, il farmacista fa il medico, le allegre fanciulle fanno le amministratrici istituzionali. Evvia, smettiamola e cerchiamo di fare bene ciò che sappiamo fare. Anche il cittadino deve saper fare il cittadino e non il succube delle tante sirene che lo blandiscono, ritenendolo il proprio bancomat.

Non so se ho raggiunto qualche coscienza, certo ho disturbato, i falsi profeti di malattie e quei pochi o, temo, quei tanti che attraverso le finte preoccupazioni per la nostra salute rimpinguano le loro casse e pretendono pure che noi si sia loro grati per tutte le informazioni che fanno di una persona nomale un ipocondriaco.

Rileggiamoci Il malato immaginario di Molière: meglio correre in libreria che in farmacia, ne guadagna la salute, specialmente quella mentale e familiare. Comunque, benedetti siano i farmaci, ma solo quando il nostro medico ce li consiglia dopo aver con noi parlato e capito il problema che ci affligge. E qui rendiamo merito a quei medici di famiglia che fanno il vero medico: ci guardano, ci ascoltano, ci sgridano, ma sono con noi nel momento del vero bisogno e si tengono distanti dai conflitti d’interesse, cancro di cui sono afflitti troppi soggetti apicali che reggono le redini della Sanità.

Movimento per i Diritti del Malato

Il Presidente

(Marisa Clementoni Tretti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *