La Storia del MOVIMENTO PER I DIRITTI DEL MALATO di Brescia
Il concetto di salute, come bene comune, ha avuto nel territorio bresciano in questi ultimi anni, un impulso particolare e molto interessante. Si è posta in evidenza la responsabilità dei professionisti della salute a sostenere le competenze individuali nel controllo autonomo e personale della propria salute e la sollecitazione ad investire il cittadino del ruolo di vero protagonista della propria vita e del soggettivo benessere. Cancellare quindi quel ruolo di suddito, retaggio di tempi legati ad un concetto paternalistico della medicina, è stato uno dei nostri obiettivi.
Questo è quanto dal 1986 ad oggi il Movimento per i diritti del malato di Brescia ha contribuito per il raggiungimento del traguardo che ci si era prefissati, non contro le istituzioni, ma con le istituzioni. Abbiamo sempre creduto nella real politike che, se ben condotta, porta a risultati certi. È lecito chiedersi: ma il Movimento da che parte sta? Non tocca a noi rispondere, ma alle migliaia di cittadini che abbiamo seguito in questi anni nelle loro vicissitudini, che abbiamo informato sui loro diritti sanciti da Leggi nazionali e regionali. Perchè è molto facile dire che l’ignoranza della legge non è ammessa, ma se il cittadino deve cucire il pasto con la cena, lavorando come un mulo, forse decifrare leggi scritte male, anzi malissimo, forse non è cosa tanto agevole. Noi questo abbiamo fatto: ricordiamo il caso dell’epidurale per le partorienti, che col nostro intervento si è potuta eseguire col Servizio Sanitario Nazionale e non a pagamento, la legge 210/90 che consente il risarcimento per danni da trasfusione, la legge 328/2000 che sancisce che l’ospite in RSA deve pagare col solo suo reddito e non con quello di figli e nipoti e via elencando.
Pensiamo anche agli incontri costruttivi con l’Ordine dei medici, con l’Ordine dei Farmacisti e con il Collegio degli Infermieri, con la ASL con i vari Direttori Generali di Ospedali e Case di cura: questo abbiamo fatto fin qui creando un tessuto di collaborazione e non di connivenza che hanno portato a far conoscere anche al di fuori della nostra regione come si può restare integri e portare i cittadini a risultati positivi. Brescia è un’isola felice? Mah, se dalla Sicilia al Veneto ci inviano mails per ottenere consulenza, qualcosa vorrà pur dire! Se poi qualcuno non sa chi siamo, veda di provvedere: gli esami di riparazione esistono per chi non ha studiato prima.
Ringraziamo tutti: cittadini, medici, farmacisti, infermieri, amministrativi. Noi continueremo su questa strada, rifuggendo da ogni laccio o lacciuolo anche e, soprattutto, di natura economica. Il nostro chiodo fisso è: evitare il conflitto d’interesse. Non essendo onlus non pesiamo in alcun modo sul contribuente: siamo liberi. Vi par poco di questi tempi?
Quest’ultima indicazione dovrebbe far riflettere: è un aristocratico modo di vedere il volontariato? Forse. Al popolo saggio e che non “sta sereno” l’ardua sentenza.
Movimento per i diritti del malato
Il presidente
(Marisa Clementoni Tretti)