Per le urgenze esiste la tutela del Piano nazionale di governo

Riportiamo l’articolo di Irene Panighetti, pubblicato in data  22 febbraio 2023, su Bresciaoggi (https://www.bresciaoggi.it/territori/brescia/per-le-urgenze-esiste-la-tutela-del-piano-nazionale-di-governo-1.9907927)

Se i tempi di attesa sono insostenibili e lo stato di salute non permette mesi e mesi di incertezze, non sempre bisogna affidarsi alla Provvidenza oppure all’aiuto di «amici degli amici». Una possibilità legislativa c’è, anche se non viene applicata automaticamente e spetta alla persona far valere i propri diritti. Si chiama Piano nazionale di governo delle liste di attesa (Pngla), è del 2019, è stato recepito anche da Regione Lombardia nel 2020 quindi, sulla carta, valido a tutti gli effetti. Attenzione però: sulla carta, cioè il diritto c’è, ma bisogna insistere e non scoraggiarsi per ottenerlo. La legge quindi stabilisce che, se la ricetta indica un’urgenza, che è prerogativa «sine qua non», il sistema sanitario nazionale deve garantire una prestazione in 72 ore se urgente (sulla ricetta è barrata la lettera U), entro 10 giorni se c’è il codice «breve» (B), entro 30 giorni per una visita e 60 per un esame se è differibile (D), e ancora entro 120 se sono programmati (P). Se non è barrata nessuna lettera il discorso decade, ma se vi è una delle suddette opzioni l’utente può, se il caso, alzare la voce. Certo occorre armarsi di tenacia e pazienza, perché la burocrazia con le sue non è facile da scardinare, ma alla fine, dopo mail, Pec, telefonate si può, anzi si deve, ottenere la visita nei tempi dell’urgenza o poco diversi. La legge è chiara: se la struttura nega la visita nonostante l’urgenza il paziente può esigere di utilizzare la libera professione dentro l’ospedale pubblico e pagare solo il ticket.

Non è facile, ma occorre non arrendersi alle possibili «reticenze» di vari Cup e Urp, non lasciarsi stritolare dagli intoppi burocratici e andare fino in fondo per ottenere, se ci sono i requisiti dell’urgenza, l’applicazione di una legge che a tutti gli effetti è in vigore da tre anni anche in Lombardia.. La legge inoltre fissa anche l’obbligo per le Regioni di pubblicare i dati sui tempi di attesa su siti dedicati. Per esempio, sul sito www.asst-spedalicivili.it/upload/spedalicivili_brescia/gestionedocumentale/tempidiattesamassimivigenti_784_23861.pdf si trova la tabella con i tempi di attesa per ottenere la prestazione. L’obbligo di pubblicazione dei tempi di attesa non vale solo per le strutture pubbliche, ma ovviamente anche per quelle private o convenzionate. Così succede anche alla Poliambulanza che presenta le proprie «lista d’attesa» alla pagina internet https://www.poliambulanza.it/uploads/2023-2-6/gennaio23.pdf).

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