Comune di Brescia
L’Assessore alla rigenerazione Urbana e
Politiche per una Città Sicura
Brescia, 2.102.2015
Al Movimento per i Diritti del Malato
Via del Medolo 2
25100 BRESCIA
via mail a: m.dirittidelmalato@libero.it
Alla cortese attenzione della Presidente Sig.ra Marisa Clementoni Tretti
Gentile Signora,
mi scuso innanzitutto per non averle ancora risposto, ma, per un banale disguido, la sua
cortese istanza era stata smarrita. Spero quindi che non interpreti questo ritardo quale mancanza di rispetto o considerazione, tanto più che il tema da lei sollevato è da tempo oggetto di riflessione, da parte mia e degli uffici cui sovrintendo.
Nel merito, concordiamo che la spesa per le esequie funebri, nel momento in cui i congiunti terminano la vita terrena, possa costituire per molte famiglie un onere molto pesante, specie in momenti di generale difficoltà economica, e che il tema tocchi, di riflesso, anche chi amministra la comunità. Si tratta invero di un argomento non nuovo, affrontato in vari modi e con vari esiti da parte di varie amministrazioni, come da lei citato.
L’attività di gestione dei servizi funebri è, come lei ben sa, un’attività regolamentata (soggetta a specifiche autorizzazioni, anche se nel tempo queste hanno avuto contenuti sempre più blandi) ma sostanzialmente affidata al libero mercato. La specificità di questa attività economica sta nel fatto che chi ne fruisce non possa, di solito, avere adeguata preparazione preventiva per effettuare i consueti riscontri sul mercato per cercare le condizioni economicamente migliori o il tipo di servizio più confacente. Di solito, le persone interessate da un lutto trattano con un solo operatore, non riuscendo, data la contingenza, ad interpellare più soggetti per un adeguato ed esaustivo confronto.
Si tratta tuttavia, come detto di un’attività in regime di libera concorrenza, ambito nel quale, di solito, gli interventi regolatori o di ingerenza da parte delle amministrazioni pubbliche portano più danni che benefici. Nello specifico, seguiamo con attenzione le esperienze di altri Comuni per iniziative tese a calmierare i costi, nel tentativo di trarne spunti di proposta. Non abbiamo tuttavia trovato formule e soluzioni che dessero risultati apprezzabili.
La cosa non ci ha francamente sorpreso: le imprese di onoranze funebri sono di solito poco inclini ad accettare l’intervento pubblico in materia. A volte fanno cartello, altre volte accordi impliciti per boicottare le iniziative.
Da parte nostra, ci sono stati tentativi in passato ed attualmente di effettuare convenzioni o accordi o patti per il contenimento dei costi, ma questi non hanno mai avuto riscontri in termini di adesioni. Anche ora, è attiva una convenzione per la cremazione dei resti mortali, ma non si hanno esiti di adesioni.
Quanto sopra per dirle che il tema è oggetto dell’attenzione di questa Amministrazione, ma la definizione di iniziative da promuovere si scontra con l’oggettiva situazione del settore. D’altra parte, se si intendono i convenzionamenti quali ambiti nei quali vengono ridotte le tariffe comunali per servizi e concessioni, le dico sin d’ora che tale strada non è praticabile: le tariffe del Comune di Brescia sono ferme dal 2012 ed i tassi di copertura del servizio sono in costante riduzione. Pertanto non ci sono le condizioni per perseguire l’idea di diminuzione della parte di costo derivante da oneri concessori o di servizio pubblico, che peraltro è ampiamente minoritaria rispetto ai costi complessivi dei servizi funebri.
Sul tema abbiamo comunque aperto la discussione con le associazioni dei consumatori, che, a loro volta, hanno interessato pure la Camera di Commercio. La discussione riguarda anche la trasparenza dei servizi resi e la confrontabilità delle offerte e soluzioni proposte dagli operatori del settore.
In conclusione, non posso che confermarle la disponibilità ad approfondire e discutere seriamente l’argomento, rimarcando tuttavia la complessità del tema e dell’ambito di cui si tratta.
I più cordiali saluti.
L’Assessore alla Rigenerazione urbana
e Politiche per una Città Sicura
Valter Muchetti