Opposizione alle dimissioni: lettera fac-simile

RACCOMANDATA A.R.  

Al Direttore Generale
Al Direttore Sanitario
Al Movimento per i Diritti del Malato di Brescia

Oggetto: OPPOSIZIONE ALLE DIMISSIONI

Il sottoscritto _________________________________________________________ abitante in ________________________  Via __________________________________________________ n.______ ,

Visto l’art. 41 della Legge del 12.02.1968 n. 132  (che prevede il ricorso contro le dimissioni) e tenuto conto che l’art. 4 della Legge del 23.10.1985 n. 595 e l’art. 14 del D. Lgs. 30.12.1992 n. 502, consentono ai cittadini di presentare osservazioni in materia di sanità,

chiede

che il/la  proprio/a _______________________________________________________ abitante in ________________________  Via _________________________________________________________________ n.   _____ , attualmente ricoverato/a e curato/a presso non venga dimesso/a  o trasferito/a in un altro reparto dello stesso/a  ________________________  o di altra  struttura sanitaria per i seguenti motivi:

  • Il paziente è gravemente ammalato, non è autosufficiente e non sempre è capace di programmare il proprio futuro;
  • Lo scrivente non è in grado di fornire le necessarie cure al paziente e non intende assumere oneri di competenza del Servizio Sanitario Nazionale.    Fa presente che le cure sanitarie, comprese quelle ospedaliere, sono dovute anche agli anziani cronici non autosufficienti ai sensi delle Leggi 4.08.1955 n. 692, 12.02.1968 n. 132 (in particolare art, 29), 17.08.1974 n. 386 (le prestazioni ospedaliere devono essere fornite “senza limiti di durata”), 13.05.1978 n. 180 e 23.12.1978 n. 833  (in particolare art. 2 punti 3 e 4 lettera f) ).

Si ricorda, inoltre, che il Pretore di Bologna, Dott. Bruno Ciccone, con provvedimento del 21.12.1992 ha riconosciuto il diritto della sig.ra P.F., nata nel 1913, degente in ospedale dal 1986, di “poter continuare a beneficiare di adeguata assistenza sanitaria usufruendo della prestazioni gratuite del Servizio Sanitario Nazionale, presso una struttura ospedaliera e non di generica assistenza presso istituti di riposo o strutture equivalenti”.

Si segnala, altresì, la sentenza della I Sez. Civile della Corte di Cassazione n. 10150 del 1996, ove si conferma che:

  • Le leggi vigenti riconoscono ai cittadini il diritto soggettivo (e per tanto esigibile) alle prestazioni sanitarie, comprese le attività assistenziali a rilievo sanitario;
  • Le cure sanitarie devono essere fornite sia ai malati acuti sia a quelli cronici.

Per quanto concerne il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29.11.2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” divenuto legge con la Finanziaria del 2003 (cfr. art. 54) si rileva che fra “le prestazioni di assistenza sanitaria garantite dal Servizio Sanitario Nazionale” sono compresi gli interventi di riabilitazione e di lungodegenza, nonché quelli relativi alle “attività sanitarie e socio- sanitarie rivolte alle persone anziane non autosufficienti”.

Lo scrivente chiede che gli venga inviata risposta scritta ai sensi della Legge  241 del 7.08.1990

Lo scrivente si impegna a continuare a fornire al proprio congiunto tutto il possibile sostegno morale compatibilmente con i propri impegni familiari e di lavoro. Chiede pertanto che, nel caso di trasferimento in altra struttura, non venga allontanato dalla città di

Ringrazia e porge distinti saluti.

 

                                                              Firma ________________________

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